XVIII Legislatura – Tornata del 27 febbraio 1894
Il contadino siciliano, anche dove sta peggio, sta sempre meglio, per questo rispetto, di quei contadini, che hanno contribuito col loro voto a
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più misero, il contadino siciliano si alimenta di pane di grano, e la pellagra è assolutamente sconosciuta in Sicilia.
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Altri sono i proprietari dei latifondi, altri sono i così detti cappelli, galantuomini o civili dei comuni rurali. Il proprietario siciliano di
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Certo che anche in queste condizioni, il contadino siciliano si trova meglio di quello di alcune altre parti d'Italia. Ma, o signori, bisogna
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ed avessero loro tradotto in siciliano una pagina di Bovio o di Marx, i contadini siciliani avrebbero detto: Ma chi dici chissu? Chi è pazzu? e non
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Per essere seguiti, i sovvertitori hanno dovuto scendere con grande abilità entro le intime latebre dell'anima del popolo siciliano, hanno saputo
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siciliano si era cominciato a svolgere fino dal 9 dicembre coi fatti di Partinico, pur tralasciando i fatti anteriori più isolati e forse di minore
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In Sicilia si sono soppressi due giornali, il “Siciliano” e l'“Amico del Popolo”.
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Il “Siciliano”, che era interprete della corrente radicale-socialista di Palermo, ma non era l'organo ufficiale del partito, se era realmente tanto
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della intempestiva soppressione del giornale “II Siciliano”.
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Invece si sopprime il “Siciliano” al 3 di febbraio, dopo un mese dalla proclamazione dello stato di guerra, e dopo aver fatto telegrafare ai quattro
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siciliano, fra un redattore ed un operaio, nel quale dialogo si sminuzzava all'operaio il significato dello stato d'assedio; e il concetto del
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pubblicazione del “Siciliano”, riserbando, ove fossesi reputato indispensabile, di far cessare in seguito la pubblicazione di altri giornali, ai quali non
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Comandini. Non mi attendo le felicitazioni del mio amico Fortis; ma sono convinto che le osservazioni di questo siciliano, il giorno in cui
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Ho chiuso per la parte economica con le parole d'un Siciliano specialista nella materia. Voglio chiudere per la parte giuridica con le parole di un
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carissimo amico personale onorevole Fortis, così io voglio fare all'onorevole Nasi, con le parole di un siciliano il quale si è occupato in questi giorni
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una memoria del nostro ex collega siciliano, l'onorevole Beneventano, il quale, dal suo punto di vista di conservatore, esprime la medesima
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di un'invasione e dell'influenza straniera, come avvenne in altre regioni d'Italia, i baroni del regno siciliano rinunziavano ai diritti feudali. Non
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Essi ignorano che se ad un contadino siciliano si rivolgessero quelle ingiuriose parole che sono state scritte in alcuni giornali; se si offendesse
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Accademia della crusca
